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  • 26.07.2010

In Italia mercato immobiliare ingessato, e' su livelli di 5 anni fa

E' la fotografia scattata dal rapporto Nomisma, sulla base dei dati delle 13 principali citta' italiane. Dall'inizio della crisi, i prezzi in media hanno perso il 5% nominale e i canoni il 7%, mentre i valori reali sono tornati ai livelli di circa 5 anni fa. La consolazione viene dal fatto che le flessioni della prima meta' del 2010 sono le piu' contenute dell'ultimo biennio, il che prefigura 'un percorso di ripresa lento e graduale che non portera' aumenti nei valori prima del 2011'. All'estero - nota il rapporto - la riduzione dei prezzi e' stata assai piu' significativa, ma in alcuni mercati si sono evidenziate crescite anche marcate rispetto al 2009, mentre il mercato italiano resta in territorio negativo. Nel dettaglio, il calo e' dell'1% per i prezzi delle abitazioni nel primo semestre rispetto a fine 2009 (-2,6% a livello annuo), dell'1,2% per gli uffici (-2,8% annuo) e dello 0,8% per i negozi (-2,3%). La domanda si va stabilizzando solo per le case, mentre la richiesta di spazi per le imprese permane fortemente depressa, complici lentezza e incertezza della ripresa economica, sottolinea il rapporto. Le transazioni sono cresciute rispetto a inizi o 2009 solo nel residenziale (+4,2% a 141.770 nel primo trimestre), ma il livello resta del 30% inferiore al 2007. Per il non-residenziale i volumi sono ancora in calo, anche se la discesa (intorno ad un punto percentuale), risulta attutita rispetto alla doppia cifra segnata per tutto il 2009. I tempi di vendita si sono stabilizzati poco sopra i 6 mesi per le abitazioni, ma superano la soglia dei 7 per i negozi e vanno oltre i 7 e mezzo per gli uffici. Una nota parzialmente positiva viene dal fatto che gli sconti sui prezzi hanno segnato la prima lieve riduzione, attestandosi mediamente al 13% per le case, dopo diversi semestri di progressivo incremento. Aumenta la quota di compravendite di abitazioni con l'utilizzo di capitale proprio (30% del totale), perche' per le famiglie resta difficile ricorrere al mutuo bancario, dati i filtri imposti dalle istituzioni di credito, nonostante il basso costo del denaro. Non decolla, infine, l'interesse per le case effi cienti sotto il profilo energetico, la cui richiesta e' limitata al 9-10% del totale nel residenziale. L'impasse emerge anche nel mercato della locazione, dove oltre alla discesa dei canoni si registrano tempi in progressivo aumento. Per le abitazioni servono in media 3 mesi e mezzo e le piu' recenti rilevazioni delle quotazioni indicano un calo dell'1,8% su base semestrale che determinano una flessione cumulata di 8 punti in due anni, traducendosi in una riduzione del 10% in sede reale. Il rendimento della locazione e' rimasto invariato al 4,8%. Per gli uffici i canoni flettono del 2,2%, con tempi di locazione di oltre 5 mesi e un rendimento invariato sul 5%. Per i negozi, infine, servono 5 mesi per affittare, i canoni segnano una flessione nominale dell'1,6% e il rendimento da locazione e' leggermente calato portandosi al 7,4%.